Tre Regioni in zona bianca da oggi, lunedì 31 maggio, con nuove regole, riaperture secondo le linee guida del Cts e abolizione del coprifuoco. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia del 28 maggio, ha infatti firmato una nuova ordinanza con ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. L'ordinanza, che entrerà in vigore da oggi, dispone il passaggio di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna in area bianca. Non c’è più il coprifuoco, ma restano obbligo di mascherina e distanziamento.

Tutte le altre Regioni e Province Autonome restano in zona gialla. Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a partire da domani sarà la seguente: zona rossa: nessuna Regione e Provincia autonoma; zona arancione: nessuna Regione e Provincia autonoma; zona bianca: Friuli Venezia Giulia, Molise, Sardegna; zona gialla: tutte le altre, con coprifuoco che scatta alle 23.

Dall'ultimo monitoraggio settimanale Covid è emerso che "l’incidenza sull’intero territorio nazionale continua a diminuire e ha raggiunto valori che, attraverso l’attivazione di intense attività di tracciamento sistematico, possono consentire una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. La pressione sui servizi ospedalieri si conferma al di sotto della soglia critica in tutte le Regioni/PA e la stima dell’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stabilmente al di sotto della soglia epidemica. La prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria richiede tuttavia di continuare a monitorare con attenzione la situazione e mantenere cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia".

RISTORANTI-PIZZERIE-PASTICCERIE In zona bianca i bar, i ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti ed è possibile consumare cibi e bevande al loro interno, senza limiti orari. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. 

È obbligatorio utilizzare strumenti di protezione individuale per i professionisti in studio?

Sì, l’obbligo sussiste nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private, e quindi anche negli studi professionali, ad eccezione dei casi in cui l’attività si svolga individualmente e sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Ove l’attività professionale comporti comunque un contatto diretto e ravvicinato con soggetti non conviventi o lo svolgimento in ambienti di facile accesso dall’esterno o aperti al pubblico, e non sia possibile rispettare in modo continuativo la distanza interpersonale di almeno un metro, occorre sempre utilizzare gli strumenti di protezione individuale, nel rispetto anche delle altre prescrizioni previste dai protocolli di sicurezza anti-contagio.

Quando e dove si deve indossare la mascherina?

I dispositivi di protezione delle vie respiratorie (meglio conosciuti come mascherine) devono essere obbligatoriamente indossati sia quando si è all’aperto, sia quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria abitazione, fatta eccezione per i casi in cui è garantito l’isolamento continuativo da ogni persona non convivente.

L’obbligo non è previsto per:

- bambini sotto i 6 anni di età;

- persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina;

- operatori o persone che, per assistere una persona esente dall’obbligo, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente).

 

Inoltre, non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso:

- mentre si effettua l’attività sportiva;

- mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito;

- quando si sta da soli o esclusivamente con i propri conviventi.

Per quanto riguarda lo svolgimento dell’attività lavorativa e delle attività scolastiche, la mascherina è obbligatoria nelle situazioni previste dagli specifici protocolli di settore.

È comunque fortemente raccomandato l'uso delle mascherine anche all'interno delle abitazioni private, in presenza di persone non conviventi.

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