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I finanzieri della tenenza della Guardia di finanza di Iglesias hanno scoperto un articolato sistema di frode perpetrato da un’impresa di Portoscuso operante nel settore dell’alluminio, accusata di aver richiesto indebitamente contributi erogati dalla Regione autonoma della Sardegna, cofinanziati dall’unione europea, di quasi 2 milioni di euro, dei quali 1,2 milioni già percepiti.
Due gli imprenditori denunciati all’autorità per il reato di truffa aggravata, per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode fiscale a seguito dell’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il modus operandi illecito prevedeva l’emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di una società compiacente nei confronti dell’azienda isolana destinataria dei contributi, a seguito della stipula di contratti di fornitura, mai avvenuta, di macchinari per la lavorazione dell’alluminio. Questa operazione aveva come scopo quello di emettere fatture di importo complessivo pari alla spesa ammissibile relativa al finanziamento richiesto.