Ricorre oggi il 16esimo anniversario della morte di Alessandro Pibiri, il 25enne caporal maggiore di Cagliari vittima di un ordigno telecomandato a Nassiriya, fatto esplodere contro una pattuglia italiana della Brigata Sassari. Il giovane militare era in servizio al 152esimo Reggimento fanteria. In quel frangente rimase ferito in modo grave anche un commilitone di 28 anni, il caporal maggiore Luca Daga, anch'egli sardo, di Carbonia. 

Oltre a loro, rimasero feriti anche tre militari isolani, fortunatamente in maniera non grave: il caporal maggiore scelto Fulvio Concas nato a Gonnosfanadiga, 30 anni; il tenente Manuel Pilia anch'egli cagliaritano, 26 anni, e il caporal maggiore Yari Contu, nato a Cagliari, 29 anni. 

L'esplosione avvenne alle 21.35 (le 19.35 in Italia). Gli uomini della Brigata Sassari stavano scortando a bordo di un mezzo VM90 un convoglio logistico britannico diretto a Tallil, proveniente dalla confinante provincia del Maysan. Ad esplodere al passaggio del convoglio fu un ordigno "rudimentale ma di tipo tradizionale, non a carica cava".

Il ricordo di Alessandro rimane indelebile e il dramma di quel 5 giugno 2006 impresso nella memoria collettiva.