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I finanzieri del Comando provinciale di Roma sono entrati in azione ad Arzachena, dove hanno sequestrato una villa del valore di 15 milioni di euro all'imprenditore Danilo Coppola, immobiliarista coinvolto in passato nell'indagine sui "furbetti del quartierino".
Il sequestro è arrivato in contemporanea con l'avviso di conclusione indagini notificato a Coppola e ad altri sei indagati per bancarotta.
L'inchiesta della Procura capitolina ha messo nel mirino alcune operazioni commerciali anomale di Faber immobiliare, società fondata da Coppola e dichiarata fallita nel 2017, quando non è stata più in grado di onorare debiti per oltre 12 milioni di euro.
L'azienda era stata utilizzata per la sospetta compravendita di un complesso immobiliare a Velletri, acquistato da un società del gruppo a 12 milioni e rivenduto lo stesso giorno a una terza impresa con valore quasi raddoppiato (23 milioni).
La Faber, in quel frangente, avrebbe incassato secondo gli inquirenti circa 7 milioni poi trasferiti su un conto in Svizzera proprio per finanziare l'acquisto della villa di Arzachena, nota come Villa Renè, con annesso un terreno di circa 12.500 metri quadrati. La compravendita, formalmente effettuata da una società riconducibile a Coppola, si sarebbe conclusa con la controparte straniera tramite pagamento di circa 3,5 milioni di euro previsti per contratto, più altri 7 milioni "in nero", bonificati su conti elvetici.