Il Ministero delle politiche Agricole ha respinto la richiesta di proroga del piano produttivo del Pecorino Romano DOP, presentata nelle scorse settimane dal Consorzio Pecorino Romano. Lo denuncia Tore Piana di Energie per l'Italia.

"Come si sa il piano produttivo che ha valenza triennale e regola le quote che ciascun aderente dovrà produrre, per non creare sovra produzioni, stabilendo le quote aggiuntive (multe) per chi sfora i quantitativi assegnati scade improrogabilmente il 9 Marzo 2019, cioè in piena campagna produttiva, in una stagione dove il prezzo del latte di pecora si avvia a un prezzo per niente remunerativo dei 0,60 centesimi al litro - afferma Piana - Spiace ancora una volta assistere all'inerzia da parte della Regione e in particolare dell'Assessorato all'agricoltura verso il grave problema. A oggi sembra che nessuna interlocuzione sia stata intrapresa fra Regione e Ministero per sostenere un rinvio almeno al 30 giugno, cosi come richiesto dallo stesso Consorzio Pecorino Romano.

Secondo Piana "è evidente che in piena campagna di produzione, approvare oggi un nuovo piano produttivo, appare una cosa quasi impossibile ecco che una proroga appare l'unica soluzione possibile, continuano Piana e Vidili. Cosa accade se la proroga non dovesse arrivare? Sarebbe il caos quasi sicuro, dove ciascuno potrà in questa stagione produrre i quantitativi che ritiene senza regole e senza penalità. Che cosa sta facendo e quali proposte sta attuando oggi Oilos su questo problema?".