Anche a Sassari si è celebrata oggi la "Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace", nel 18esimo anniversario della strage di Nassiriya, l'attentato terroristico perpetrato in Iraq ai danni del contingente italiano su base Brigata "Sassari" durante l'operazione "Antica Babilonia", in cui persero la vita 5 soldati dell'Esercito, tra i quali il capitano Massimo Ficuciello e il maresciallo capo Silvio Olla, entrambi della Brigata "Sassari", 12 carabinieri, 2 connazionali civili e 9 iracheni.

Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha formulato "un commosso ricordo del Maresciallo Capo della Brigata Sassari Silvio Olla e delle altre vittime del vile e sanguinoso attentato compiuto contro i militari italiani". "Silvio Olla, giovane e coraggioso figlio della Sardegna, fu vittima, insieme ai colleghi, di uno degli eventi più tragici che hanno colpito le nostre Forze Armate. Altri due giovani militari della Brigata Sassari rimasero feriti - ricorda il presidente -. Il Maresciallo Capo Olla aveva 32 anni ed era di Sant'Antioco, figlio di un maresciallo dell'Esercito e fratello di un carrista". 

"Desideriamo onorare la sua memoria con profondo rispetto e con gratitudine - conclude Solinas - e ricordare in lui tutte le vittime delle Forze Armate impegnate nelle missioni di pace in varie parti del mondo". Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha voluto anche ricordare "i nostri caduti nella valle del Gulistan, in Afghanistan, tra cui anche l'algherese Gian Marco Manca".