PHOTO
La Sardegna è uno scrigno di meraviglie naturali e bellezze incontaminate: aree selvagge e rigogliose, acque cristalline, spiagge immacolate e reperti archeologici che raccontano la storia di una terra millenaria. Da nord a sud, l'isola al centro del Mediterraneo entra di diritto fra le regioni più affascinanti dell'intero pianeta. Fra le tante gemme presenti nel territorio, una delle più splendenti è rappresentata dalla piccola isola di Tavolara, ricca di storia e celebre attrazione turistica, oggetto di racconti intrisi di mito e realtà. Situata nel Golfo di Olbia, si presenta come un maestoso massiccio calcareo a picco sul mare, di forma grossomodo rettangolare, lungo circa 6 km e largo 1 km. L'isola è inclusa nell’Area Marina Protetta di Tavolara e Capo Cavallo, poggia su un substrato roccioso granitico e raggiunge una quota massima di 565 metri sopra il livello del mare. Il capo sul lato ovest (Spalmatore di Terra) è rivolto verso Loiri Porto San Paolo, mentre quello ad est - costituito dalla punta Timone - volge sul Mar Tirreno.
STORIA DI TAVOLARA. Anticamente conosciuta con i nomi di Hermaea (in onore del dio Ermete, protettore dei mercanti e dei viaggiatori) e Turarium (dal latino "turarius", tradotto "mercante d'incenso"), si hanno testimonianze di presenza umana a Tavolara sin dal Neolitico medio, e numerosi resti sono stati rinvenuti presso la Grotta del Papa. Secondo la mitologia classica rappresenta la nave dei Feaci pietrificata da Poseidone, col timone rivolto verso il mare aperto, come punizione per aver ricondotto Ulisse in patria. Nel paleolitico era collegata alla terraferma e all'isola di Molara, ma con l'innalzamento delle acque e l'erosione dei venti si se ne separò. Secondo alcune testimonianze, dopo l'anno 1000 l'isola sarebbe stata soggetta a occupazioni corsare, così come riportato anche dallo zoologo Francesco Cetti, insegnante di matematica presso l'Università di Sassari nel XVIII secolo. Le più importanti testimonianze di popolamento si hanno verso la fine del Settecento, quando vi giunsero i coloni genovesi, arrivando a contare massimo una sessantina di abitanti.
NASCITA DEL REGNO. Ma ciò che più affascina della sua storia è la leggenda del "Regno di Tavolara". Al tramontare del Settecento infatti, il genovese Giuseppe Bertoleoni, giunse in prossimità dell'arcipelago di La Maddalena, costeggiando la Corsica, a bordo di una piccola nave da diporto proveniente dal capoluogo ligure, alla ricerca di una terra in cui abitare. Qui sposò due donne e, dopo essersi stabilito per un periodo nell'isola di Spargi, nell'arcipelago maddalenino, si spostò più a sud, sulla piccola isola di Mortorio. Non soddisfatto da quell'area esigua, tuttavia decise di spingersi alla ricerca di un'area più vasta e accogliente: è così che, nel 1806, raggiunse insieme alla seconda moglie la disabitata isola di Tavolara e vi si stabilì, dedicandosi all'allevamento delle capre selvatiche.
Tre decenni più tardi, nel 1836, il re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia, diretto a una battuta di caccia notò l'isolatta e, incuriosito, decise di approdarvi. Qui trovò ancora Bertoleoni, che si presentò - forse scherzosamente non credendo al fatto di avere realmente dinnanzi il sovrano - come il "Re di Tavolara". Dopo quel curioso incontro pare che Carlo Alberto abbia soggiornato nell'isola per circa una settimana e, prima di abbandonarla, avrebbe consegnato in dono a Bertoleoni un orologio d'oro, dando il consenso a riconoscere l'indipendenza di Tavolara. Tuttavia il genovese non venne riconosciuto come effettivo sovrano; poco tempo dopo, infatti, sarebbe giunta alla prefettura di Sassari una pergamena reale firmata dal re, in cui Giuseppe e i suoi eredi venivano infeudati (dunque non riconosciuti come Stato sovrano). Nonostante ciò la famiglia tramandò di padre in figlio il titolo nobiliare.
DINASTIA REALE. La famiglia Bertoleoni non figura negli "Elenchi Nobiliari ufficiali" del regno d'Italia. A Giuseppe succedette il figlio Paolo, detto Polo, che si proclamò re col nome di Paolo I, sposando Pasqua Favale, una donna sarda da cui nacque il figlio Carlo I. A rafforzare l'ipotesi del "regno", Carlo riferì l'isola che l'isola fu visitata nel 1896 da alcuni inviati della regina Vittoria del Regno Unito, a bordo nella nave "Vulcan", e che questa avrebbe tacitamente riconosciuto l'esistenza del Regno di Tavolara. L'ultimo discendente della nobile famiglia è Tonino Bortoleoni (89 anni), che tutt'oggi si attribuisci il titolo di "re".
Nonostante non esista alcun documento che attesti la sovranità della famiglia Bortoleoni, questa affascinante storia conferisce ancora più valore alla tradizione di Tavolara, che è rappresentativa anche di quella sarda, costellata di miti e leggende e oggetto di antiche credenze e suggestioni. I Bertoleoni sono sepolti nel piccolo cimitero di Spalmatore di Terra e ancora oggi Tavolara è considerato il "Regno più piccolo del mondo".
Foto tratte dal web