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Zona Franca in Sardegna? Forse qualcosa si muove, ma in un mare di polemiche.
Il comune di Giave, così come ha fatto sapere la sindaca Maria Antonietta Uras, ha deliberato infatti l'istituzione della zona franca integrale al consumo che prevede, come prima ipotesi, l'abolizione di Iva e accise dai carburanti per i residenti, da applicarsi a carico dei distributori presenti nel territorio. Il tutto a partire dall’1 gennaio 2018.
Mentre il primo cittadino di Giave rifornisce al distributore di Campu Giavesu e immortala il momento con un scatto spiegando che si trova li proprio per “verificare di persona, a nome dei miei amministrati, l'applicazione delle leggi da parte dei soggetti interessati”, il sindaco di Desulo Gigi Littarru, sul suo profilo Facebook, pubblica il quesito posto da un sindaco e la relativa risposta dall’agenzia delle entrate.
Agenzia delle Entrate
Direzione Regionale della Sardegna
Ufficio Servizi e Consulenza
OGGETTO: Quesito su regime doganale di zona franca in Sardegna.
In merito alla Sua richiesta presentata tramite e-mail, questa Direzione regionale esprime il seguente parere.
Dal punto di vista fiscale, nessuna norma stabilisce che il territorio della regione Sardegna non appartiene al territorio dello Stato. Inoltre, per ciò che riguarda l’IVA, l’articolo 7, comma 1, lettera a) del decreto presidenziale n. 633 del 1972, ha recepito nel nostro ordinamento le nozioni di “territorio dello Stato” e di “territorio della Comunità europea”, elaborate in sede comunitaria.
Infatti, la norma in questione dispone che “agli effetti del presente decreto: a) per "Stato" o "territorio dello Stato" si intende il territorio della Repubblica italiana, con esclusione dei comuni di Livigno e di Campione d'Italia e delle acque italiane del lago di Lugano”.
Pertanto, le uniche eccezioni relative al territorio dello Stato, ai fini IVA, non riguardano alcun territorio della regione Sardegna. L’elenco dei territori esclusi, di cui all’articolo 7 del decreto presidenziale n. 633 del 1972 (*e dell’articolo 6 della Direttiva IVA comunitaria*), infatti, è tassativo, non suscettibile di alcuna estensione.
Il diritto comunitario prevale anche sullo Statuto della regione Sardegna, approvato con legge costituzionale n. 3 del 1948. La Corte di Giustizia, già da tempo, ha manifestato questo orientamento, con la sentenza del 9 marzo 1978, nella causa C-106/77 (c.d. caso "Simmenthal"), dove ha stabilito che “in forza del principio di preminenza del diritto comunitario, le disposizioni del Trattato e gli atti delle istituzioni, qualora siano direttamente applicabili, hanno l'effetto, nel diritto interno degli Stati membri, non solo di rendere ipso iure inapplicabile, per il fatto stesso della loro entrata in vigore, qualsiasi disposizione contrastante della legislazione nazionale preesistente, ma anche - in quanto dette disposizioni e detti atti fanno parte integrante, con rango superiore rispetto alle norme interne, dell'ordinamento giuridico vigente nel territorio dei singoli Stati membri - di impedire la valida formazione di nuovi atti legislativi nazionali, nella misura in cui questi fossero incompatibili con le norme comunitarie”.
Pertanto, nel territorio della regione Sardegna non è previsto alcun regime fiscale di zona franca integrale.