Potremmo definirlo il motore del suo partito, Raffaele Onnis, 44 anni, è uno dei tanti candidati che aspira a varcare il portone del Municipio cagliaritano con un elezione da consigliere in tasca. Il cammino è lungo, insidioso e difficile, ma Raffaele lo sa bene.

Ha esperienza da vendere visto che da sempre è lui che si occupa dell'organizzazione del partito dei Riformatori. E' lui che all'ombra dei più noti colleghi di partito fa si che tutto sia pronto quando si organizzano campagne elettorali, iniziative, convegni e quant'altro. Ma Raffaele lo sa bene soprattutto perché già alla scorsa tornata elettorale ha “rischiato” di vedersi spalancare quel portone a cui oggi aspira di nuovo e che allora trovò sbarrato solo per una manciata di voti.

Laureato Isef e grande appassionato di sport, Raffaele non è solo un “faticone” della politica, ma veste anche i panni dell’imprenditore con alcune società di famiglia che operano in diversi settori.

Abbiamo voluto sentirlo per capire quali sono i suoi progetti nell'eventualità che, il 5 giugno, quel portone si spalanchi al suo passaggio:

 

Quale sarà la sua prima mossa da neo consigliere comunale?

Vista la profonda crisi economica investirò il massimo dell’impegno per invertire questo trend negativo. Cagliari, città a vocazione turistica per natura, per il suo clima e per la sua storia, non necessita di tante migliorie per renderla più accogliente, se si escludono alcuni servizi assenti ed una pulizia molto carente.

Quali sono i punti cardine del suo programma per la città?

Il primo l’ho già detto Economia, Turismo e Lavoro, puntando su Brand e Trasporti.

Negli anni, insieme all’incentivazione dei flussi turistici in bassa stagione, ho confezionato tutta una serie di progetti che ritengo fondamentali per la città. Variano dal Commercio, ad un piano straordinario per la III Età, passando per la razionalizzazione della mobilità ciclabile.

Altre mie personali battaglie sono legate a snellire la burocrazia degli uffici pubblici comunali, alla pulizia delle nostre strade, al settore energetico, per il quale sogno un’amministrazione autosufficiente sul piano dei consumi attraverso le energie rinnovabili;  Inoltre vorrei incentivare lo sport, ma anche lo spettacolo. Cagliari in questi anni ha vissuto le vicende negative del Teatro Lirico e dell’Anfiteatro Romano: un patrimonio perso; Per finire penso ai parcheggiatori abusivi e della delinquenza sempre più dilagante, ma nel contempo potenzierei l’assistenza sociale per le classi disagiate;

Cosa apprezza di quanto fatto da Zedda?

Guardi principalmente due cose:

La comunicazione: qualche marciapiede, una piazza o un giardino, con i quali è riuscito ad ottenere un buon ritorno d’immagine che ha fatto presa.

Secondo, Il Poetto: un opera che, progettata e finanziata durante la giunta Floris, ha consentito a questa amministrazione di godere di luce riflessa.

 

Cosa non rifarebbe mai?

Non avrei mai strappato gli appalti della giunta Floris del parcheggio interrato di via Roma o della grande piazza sul mare, già assegnati alla ditta aggiudicataria. Un'azione che ha aperto un contenzioso che potrebbe costare milioni di euro di penale.

Inoltre non avrei mai permesso l'apertura concomitante di cantieri infiniti che hanno letteralmente ucciso i commercian