C'è sempre una prima volta. E' questo il caso del Movimento Cinque Stelle e del suo candidato sindaco Adriano Cossa.

“Da venti anni pago le tasse qui”.  51 anni, militare e una laurea in Beni Culturali, l'esponente pentastellato replica cosi a chi lo accusa di non avere niente a che fare con la realtà monserratina.

Egli intende vincere con una lista espressione della realtà del paese, “nata in maniera naturale nel locale Meet Up. Dal 2013, abbiamo monitorato ogni singola seduta del consiglio comunale, osservando come vengono spesi i quattrini dei cittadini e le relative incongruenze rispetto agli interessi degli stessi”.

Nel suo esordio nella scena politica del paese, il movimento fondato da Beppe Grillo e Roberto Casaleggio “intende riformare una amministrazione pubblica che non risolve i problemi del cittadino. Anzi, spesso li complica”.

Sui temi da risolvere nei primi 100 giorni una volta insediato, Cossa inserisce le modifiche ai regolamenti culturali, il coinvolgimento dei cittadini tramite comitati e consulte e l'eliminazione delle diverse commissioni. E verificare con attenzione gli ultimi cinque bilanci comunali per “valutare la reale situazione economica di Monserrato”.

Sulla futura giunta, l'aspirante primo cittadino non si sbilancia affermando comunque che “nel nostro gruppo abbiamo eccellenze che vorremmo sfruttare e per certi assessorati specifici faremo delle scelte specifiche”. E sicuramente fra essi, dovrà esserci chi dovrà occuparsi di “una viabilità in condizioni non da comune civile, degli scolari iscritti altrove e di un centro storico praticamente chiuso”. Sul comparto 8, uno dei temi forti di quest'ultima campagna elettorale, dice: “Sono praticamente inutilizzabili perchè dentro le paludi”.

Con cinque candidati in campo, l'idea del ballottaggio non è remota ma in ogni caso, Cossa esclude qualsiasi apparentamento: “Le altre liste rappresentano la classe politica che ha portato Monserrato allo sfascio, dall'autonomia ai nostri giorni.”.