Una vera e propria esplosione di contagi Covid in Cina con 250 milioni di nuovi casi nei primi 20 giorni di dicembre e con alcuni studi che rilevano un rischio di almeno un milione di morti. La notizia è stata riportata da Tg Com 24.

Le autorità, considerata la drammatica situazione, hanno deciso di dare il via a una "campagna sanitaria più mirata e una linea di difesa comunitaria": la Cina registra infatti la curva di infezione più alta a livello mondiale.

Il presidente Xi Jinping ha deciso di voltare pagina rispetto alla strategia "zero Covid" e di allentare buona parte delle misure anti-pandemiche in vigore, ma si teme di non poter controllare perfettamente la situazione.

 Nel Paese infatti scarseggiano i farmaci nelle farmacie a causa dell'esplosione di richieste, mentre le strutture sanitarie sono al collasso per l'enorme afflusso di malati, soprattutto anziani e non vaccinati.

Un problema anche per i crematori che non riescono a smaltire la grande quantità di cadaveri quotidiani.

I confini sono chiusi dall'inizio del 2020, i collegamenti internazionali sono fortemente ridotti e non vengono rilasciati visti turistici. Da pochi giorni Hong Kong ha deciso, con Pechino, di riaprire entro metà gennaio il confine con la Cina chiuso da tre anni, ma l’attuale situazione complica le cose, soprattutto dopo che le autorità sanitarie avevano ammesso che è diventato impossibile per il sistema tracciare il numero di nuovi infetti anche a causa della grande diffusione dei tamponi fai da te.

I viaggiatori provenienti dalla Cina in arrivo in Giappone saranno obbligati a fare un tampone a partire da venerdì, e i positivi dovranno sottoporsi a una quarantena di 7 giorni.

Lo ha deciso il premier nipponico Fumio Kishida.