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"Il comandante Faraone mi ha chiamato nel suo ufficio per comunicarmi che devo lasciare il servizio operazioni perché vengo destinato a un ufficio di carattere amministrativo".
E' stato il capitano Gregorio De Falco a dirlo, in un'intervista a 'Repubblica', in merito al suo trasferimento. L'ufficiale divenne famoso per aver intimato al capitano della Costa Concordia, Francesco Schettino, di tornare a bordo della nave nella notte del naufragio, il 13 gennaio 2012. Adesso De Falco verrà tolto dal settore operativo.
"Il 28 settembre mi presenterò al nuovo ufficio che deve ancora probabilmente essere individuato dal comando. Sono molto amareggiato, sto riflettendo su tante cose", ha spiegato.
"Mi fa riflettere sulla circostanza che questo Paese è storto, privo di riferimenti corretti in cui le persone rispondano per il ruolo e la responsabilità che hanno", ha detto ancora De Falco, pensando a Schettino invitato alla Sapienza, mentre lui si ritroverà a non poter più fare il suo lavoro.
"Queste conseguenze non sono coerenti con i riconoscimenti formali. Lo Stato su di me ha speso soldi per formarmi come responsabile del soccorso marittimo - ha continuato -, responsabilità di cui mi sono fatto carico anche quando non mi competeva, come per esempio nella notte di Concordia".