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La tradizione della castagna rivive a Belvì, dal 9 all’11 dicembre, in un appuntamento volto a promuovere e condividere l’esperienza della raccolta. “Afustigare” è il nome della secolare usanza del borgo barbaricino, che rientra nel più ampio e folto calendario di “Colori d’autunno”. Il progetto, finanziato con la Legge regionale 7, ha come scopo quello di valorizzare il cosiddetto “turismo esperienziale”, grazie al coinvolgimento in prima persona dei partecipanti, non solo tramite la raccolta, ma anche attraverso una serie di attività sportive e culinarie.
Ma perché la castagna protagonista? Ebbene, il territorio di Belvì è disseminato di castagni secolari, sopravvissuti al tempo e divenuti veri e propri simboli identitari. Non solo, i boschi sono ricchi anche di ciliegi, noccioli, noci, roveri, lecci e agrifogli, mentre le aree rocciose sono popolate da ginepri, ulivi e peri selvatici; paesaggi che è possibile ammirare prendendo parte alle escursioni in mountain bike o a quelle somatiche, e di cui si narra nelle leggende locali, dove creature fantastiche si muovono animando aree selvagge e incontaminate. Una di queste località è quella di “Nerca”, dove è possibile ammirare gli enormi alberi di castagno, e in cui si narra abitino esseri fantastici quali il Maskinganna e le Janas.
Naturalmente i frutti del territorio rientrano anche nella cultura gastronomica di Belvì. Proprio durante le degustazioni e i cooking show previsti all’interno del calendario sarà possibile assaporare i prodotti della tradizione culinaria, anche a base di castagne, noci e nocciole. In un’esperienza sensoriale giochi e sapori accompagneranno per tre giorni turisti e partecipanti che vorranno regalarsi un finesettimana all’insegna del gusto e del vivere tradizionale. L’evento è promosso dall’Associazione per il Recupero e la Valorizzazione delle Biodiversità, in collaborazione con Geoambiente-Ecoistituto del Mediterraneo.
La tradizionale raccolta si svolgerà il secondo e terzo giorno (10 e 11 dicembre). Come spiegato qui a Sardegna Live dal presidente dell’associazione per le Biodiversità, Marco Casula, “afustigare è un’antica tecnica di raccolta che si utilizzava a Belvì e in tutto il territorio circostante”. “Quando finiva il raccolto delle castagne – ricorda – venivano dati a disposizione i terreni a chi non ne aveva o si trovava in una situazione precaria”.
La castagna protagonista, così come il territorio e le sue bellezze. Profumi e sapori, cibi e paesaggi, ma anche musica e svago col consueto aperi-concerto che alle 12 intratterrà i presenti tutte le mattine. Musica anche in tarda serata, quando le esibizioni aperte al pubblico accompagneranno i presenti a partire dalle 21,30, tutti i giorni, facendo di fatto calare il sipario sull’evento.
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