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Oggi, 21 febbraio 2023, è martedì grasso che, assieme a giovedì grasso, il 16 febbraio scorso, rappresentano due date clou per i festeggiamenti dedicati al carnevale italiano.
Cominciata ufficialmente il 5 febbraio, la festa più allegra dell’anno si celebra attraverso modi diversi nelle varie regioni d’Italia, ma cosa significano letteralmente giovedì e martedì grasso?
LA PASQUA. Innanzitutto, c’è da ricordare che il carnevale è una festività mobile: ogni anno cade in giorni diversi in base al giorno di Pasqua, anch’esso mobile, e comincia esattamente 70 giorni prima del giorno in cui si celebra la resurrezione di Cristo (che quest’anno sarà il 9 aprile).
Storicamente, il carnevale rappresenta il periodo in cui si può consumare carne prima della Quaresima, che inizia sempre il mercoledì delle ceneri dopo il martedì grasso (quest’anno il 22 febbraio).
GIOVEDì GRASSO. Il giovedì grasso è così chiamato perché rappresenta il giorno in cui ci si abbuffa con carne, grassi e leccornie carnevalesche, soprattutto dolci (LEGGI L'ARTICOLO) e segna l’inizio della settimana principalmente dedicata a maschere, feste, carri allegorici, stelle filanti e coriandoli.
Con l’inizio della Quaresima, vengono tradizionalmente eliminati dalla dieta carne e cibi grassi, quindi in questa settimana che ci spetta, sarà molto facile partecipare a zippolate (LEGGI L'ARTICOLO), grandi fritture e preparazioni di succulenti dolciumi, tutti uno più goloso dell’altro da Nord a Sud. Ma non solo: anche i piatti a base di carne di maiale sono un must in questo periodo.
MARTEDì GRASSO. Il martedì grasso, chiudendo questa settimana di eccessi in cui la domenica (quest’anno il 20 febbraio) rappresenta l’apice del carnevale, è dedicato per lo stesso motivo alle grandi abbuffate prima della “dieta” da Quaresima, sostituendo il ruolo dell’Epifania che “tutte le feste (natalizie) si porta via”.