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“Dopo la vergognosa risposta del ministro delle Politiche agricole, con cui il Governo italiano, ufficialmente, si lava le mani dal flagello delle cavallette che colpisce la Sardegna centrale, abbiamo avuto l’ennesima conferma che per noi non esistono governi amici”.
Il capogruppo del Psd’Az in Consiglio regionale, Franco Mula, replica duramente alla dichiarazione del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, che nel corso di un question time alla Camera ha escluso ogni possibilità di risarcimento dei danni attraverso fondi nazionali. “Come sempre – prosegue Mula – le responsabilità e gli oneri ricadono interamente sulla Regione, anche quando si tratta, come in questo caso, di un’evidente calamità.”
“Ricordo – prosegue il capogruppo sardista - che politicamente abbiamo cercato, con tutti i mezzi a nostra disposizione, di affrontare il problema con largo anticipo: infatti il Consiglio, su nostra proposta, ha stanziato importanti risorse sia per la prevenzione che per i ristori.”
“Se tutto ciò non è stato sufficiente, significa che si poteva fare di più e meglio, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione e i relativi interventi, stabiliti dal piano elaborato dall’Università di Sassari e dagli assessorati dell’Agricoltura e dell’Ambiente. Occorre che gli assessorati competenti e l’intera macchina burocratica individuino rapidamente gli errori e si attivino per correggerli il prima possibile.”
“Vogliamo capire – dichiara Mula - quali sono le azioni che concretamente verranno introdotte nell’immediato e quali invece saranno svolte nel medio e lungo periodo per la prevenzione relativa al prossimo anno. Dobbiamo dare la garanzia che faremo tutto il necessario e che stanzieremo le risorse necessarie nella Omnibus. Non abbiamo mai lasciato soli i territori - conclude il capogruppo sardista – e in questo momento di grande difficoltà è necessario lavorare tutti insieme per lo stesso obiettivo: ci confronteremo in un incontro che si terrà lunedì 20 giugno alle 11 a Ottana, alla presenza di tutti gli enti interessati, dei sindaci, e delle imprese che hanno subito danni.”