Le condanne più pesanti sono state chieste per i tre imputati che avevano ricoperto la carica di presidenti e tesorieri del gruppo: tre anni e mezzo di reclusione per Antonio Biancu, Giuseppe Cuccu e Chicco Porcu. Ma il pm del tribunale di Cagliari, Marco Cocco, al termine della requisitoria ha sollecitato anche altre ventuno condanne a 2 anni e 2 mesi nei confronti di altrettanti ex esponenti del centrosinistra isolano a processo con l'accusa di peculato per l'uso dei fondi destinati al Consiglio regionale della Sardegna nella XIII legislatura, dal 2004 al 2009.

Il pubblico ministero ha consegnato ai giudici una requisitoria scritta, limitandosi a chiudere con le richieste di condanna: le pene più pesanti le ha chieste per Biancu, Cuccu e Porcu, ma ha anche sollecitato la condanna a due anni e due mesi per Mariuccia Cocco, Giovanni Giagu, Simonetta Sanna, Carmelo Cachia, Gavino Manca, Antonio Ignazio Calledda, Angelina Corrias, Vincenzo Floris, Tarcisio Agus, Beniamino Scarpa, Giuseppe Matteo Pirisi, Silvio Bachisio Lai, Giovanni Battista Orrù, per l'ex presidente del Consiglio regionale Giacomo Spissu, Nazareno Pacifico, Salvatore Mattana, Gianluigi Gessa, Elia Corda, Alessandro Frau, Stefano Pinna e Giovanni Tocco.

Molti degli imputati, all'epoca dei fatti esponenti della Margherita, passarono poi al Pd con ruoli di spicco, Socialisti, Progetto Sardegna e Idv. Secondo i calcoli del pubblico ministero, le contestazioni risultano prescritte per Francesco Sabatini e Giommaria Uggias, mentre erano stati già stralciati e dichiarati prescritti i reati relativi alle posizioni di Renato Cugini che Siro Marroccu. Un altro imputato, Alberto Sanna, è morto all'inizio del processo. Oggi, dopo l'accusa, hanno iniziato a parlare i difensori, che proseguiranno il 7 settembre, quando potrebbe anche arrivare la sentenza.