E si è arrivati al Mattarella bis: qualcuno lo prevedeva già, qualcun altro fino all’ultimo ha sperato perché andasse a finire diversamente; altri hanno fatto capire di sperare in un risultato e poi non hanno fatto nulla per far sì che si raggiungesse.

In tutto questo, c’è anche chi, come Salvatore Deidda, deputato sardo di Fratelli d’Italia, descrive con molta delusione e amarezza un quadro politico ormai privo di essenza e coesione, soprattutto per quanto riguarda il centrodestra. La sua prima esperienza come grande elettore è stata molto diversa da come se la immaginava.

Buongiorno deputato Deidda. Una domanda a secco: perché è stato rieletto Sergio Mattarella?

Per una questione di stabilità: si è preferito non modificare nulla pur di non rischiare la fine del Governo e problemi a Palazzo Chigi. Gran parte dei deputati non erano convinti di votare per Mattarella eppure è stato così. In pochi siamo stati coerenti, ma è prevalsa la paura delle minacce del Pd, che, addirittura, aveva presentato il 21 dicembre 2021 un progetto di legge per evitare il secondo mandato di un Presidente della Repubblica”.

E invece a quanto pare con questo risultato è come se avesse vinto proprio il centrosinistra, non crede?

Non sono assolutamente d’accordo: il Pd è rimasto immobile e non ha fatto nessuna proposta reale, è bastato che Letta evocasse le urne e lo scioglimento delle camere affinché tutti riflettessero e votassero Mattarella”.

Di sicuro il centrodestra ha perso una grande occasione..

Sì, perché anziché concentrarsi sull’elezione di un presidente di centrodestra, hanno prevalso le divisioni, le invidie all’interno di alcuni partiti e abbiamo sprecato un’occasione: in 28 anni abbiamo avuto solo 2 presidenti, Napolitano e Mattarella. Di sicuro abbiamo dimostrato di essere il gruppo più compatto, anche se non senza qualche problema. Abbiamo sostenuto la Casellati in maniera molto solida ma poi parte del suo stesso partito non l’ha più votata. Una grande mancanza di rispetto che sa di presa in giro, verso di noi e verso Giorgia Meloni. Siamo stati coerenti, ma i pochi che non lo sono stati hanno mandato a monte tutto: non si può più parlare di un centrodestra compatto ormai”.

Ci saranno conseguenze e ripercussioni a livello locale in Sardegna per questo?

Nel breve periodo io penso di no, in quanto si tratta di due tavoli differenti con dinamiche diverse: uno è il centrodestra parlamentare, uno è quello territoriale, in cui abbiamo intenzione di intensificare maggiormente il dialogo e la collaborazione, per evitare che certe decisioni prese dai piani alti siano conosciute esclusivamente tramite la stampa. Un esempio lampante riguarda il Super Green pass: per spostarsi da e per la Sardegna, il Governo darà una deroga, come richiesto nella nostra Regione, o manterrà lo Status Quo? In certe questioni, è inutile prendere una posizione qui in Sardegna quando al Governo poi si mette la testa sotto la sabbia. Ci vuole coerenza”.