Qualche giorno fa, spostandoci sul calcio internazionale, vi avevamo raccontato dell’incredibile solidità difensiva fatta registrare questa stagione dal Barcellona di Xavi Hernandez, che sta dominando la Liga spagnola. Soltanto 9, fino allo scorso fine settimana, i gol subiti dai blaugrana in 30 partite. La squadra in Europa più vicina agli spagnoli per solidità difensiva, sempre fino alla trentesima giornata, è stata la Lazio di Sarri con 20, oltre il doppio.

Per trovare una squadra che si avvicini a queste medie è necessario fare un balzo indietro nei decenni: si tratta del Cagliari campione d’Italia, nella stagione 1969/70, che in trenta giornate di campionato registrò l’incredibile dato di 11 gol subiti. Da allora, nei principali campionati europei non si è più vista una squadra che terminasse una competizione nazionale con meno reti concesse. 

Da ieri neanche il Barcellona, la cui “resistenza” era durata sino a pochi giorni fa, ma che dopo i due gol subiti ieri sera nella sconfitta contro il Rayo Vallecano si porta alla pari con i rossoblù, ma con una media gol subiti/partite leggermente migliore, avendone concesso 11 in 31, un match in più rispetto alla compagine sarda (allora il campionato prevedeva soltanto 16 squadre).

Un record che, seppur trascurabile, dà ancora più valore alla stagione di quel Cagliari che ha riscritto le pagine di storia del calcio italiano: non solo i gol di Gigi Riva e la qualità di Nenè, ma anche una difesa granitica che permise alla squadra di Scopigno di imporsi sulle grandi potenze, portando per la prima volta una squadra del sud sul tetto d’Italia.