Una partita inguardabile. Non merità aggettivo più pietoso la Nazionale scesa in campo oggi a Recife contro un Costa Rica che già nella partita d'esordio aveva mostrato le sue qualità sconfiggendo per 3-1 l'Uruguay.

L'Italia schierata da Prandelli, forte del recupero di Buffon e Barzagli, affronta l'incontro, forse, non troppo convinta del valore dell'avversario che già dai primi minuti mette in crisi la nostra difesa con le incursioni di Bolanos e Borges.

Attorno alla mezzora il solito Pirlo illumina il gioco azzurro con un paio di lanci per un Balotelli sprecone che divora due clamorose palle gol che rimarrano l'apice del nostro gioco da lì alla fine del match.

Subito dopo infatti i centroamericani reagiscono e al 43' Chiellini va forte su Campbell lanciato verso Buffon rischiando il rigore, l'arbitro Osses non fischia e i costaricensi all'Arena Pernambuco esplodono in un boato di proteste mentre l'allenatore Pinto si sbraccia incredulo. Passano pochi minuti quando, su cross di Diaz, Ruiz la mette dentro di testa portando in vantaggio la Costa Rica allo scadere del primo tempo.

In avvio di ripresa Cassano sostituisce Motta, seguono a breve distanza gli ingressi di Insigne e Cerci per Candreva e Marchisio. L'Italia prova ad alzare il ritmo ma un rigore negato a Balotelli fa innervosire l'attaccante che rimedia un giallo per proteste. Darmian e Pirlo spingono ancora bene nel tentativo di trascinare la manovra azzurra trovando però pronto il portiere Navas mentre le sostituzioni volute da Prandelli non soddisfano e non regalano freschezza alla manovra di gioco.

Il tempo passa e quando manca poco al 90' la Costa Rica fa già festa sugli spalti e in panchina per una storica qualificazione raggiunta con un insperabile anticipo. Quella che doveva essere per noi la giornata delle conferme si è trasformata nella giornata dei dubbi. Potevamo ipotecare il passaggio del turno invece ora ritornano gli incubi di quattro anni fa. Martedì a Natal incontreremo l'Uruguay di Cavani e Suarez che ieri ha fatto dell'Inghilterra un sol boccone. Basterà un pareggio in virtù della differenza reti ma la Celeste sarà dura a morire.