“Se sono i suoi resti, dopo quasi quattro anni di angoscia voglio la verità”. A parlare ai microfoni di Sardegna Live è Caterina Deiana, la moglie di Pietro Arrius, il sessantasettenne scomparso da Montevecchio (Arbus) il 12 maggio 2019. La notizia del ritrovamento di resti di cadavere, avvenuta ieri mattina proprio nelle campagne di Montevecchio da parte di un ricercatore di funghi che ne ha dato subito l’allarme, ha riacceso i riflettori sulla scomparsa di Arrius. 

“Devo dire qualcosa a mio figlio Lorenzo che ora ha 19 anni - ci dice la signora Caterina - Un ragazzo legatissimo al padre che ha dovuto fare i conti a soli 15 anni con il non sapere, il rincorrere pensieri, idee, voci in un paese come Arbus". 

I medici dell’Istituto di Medicina legale di Cagliari ieri hanno raccolto i resti ritrovati per poi portarli al Policlinico di Monserrato, dove sono in corso tutti gli accertamenti. Intanto, l'avvocato Gianfrancesco Piscitelli ci spiega: "Sono corso ad Arbus da Caterina per esserle vicino come Penelope in un momento in cui certe notizie si apprendono dai giornali. Mi ha formalizzato il mandato come legale di fiducia per ogni evenienza, per svolgere indagini difensive”. 

“Pietro Arrius - specifica Piscitelli - aveva un ferro al femore per una operazione e contatteremo il dentista per cercare di ottenere una panoramica considerando che dovrebbe essere stata trovata una mandibola. Domattina depositerò la nomina e daremo la disponibilità del figlio Lorenzo per depositare il proprio DNA da confrontare. Ho promesso a Caterina che cercheremo di far venire a galla la Verità, qualunque essa sia: incidente, omicidio, suicidio".